Nel Gennaio del 1873 ad Acireale si completarono i lavori di edificazione del complesso di edifici termali voluti da Agostino Pennisi barone di Floristella. Si realizzava così la sua felice intuizione di condurre per mezzo di una lun- ga canalizzazione le acque dalle sorgenti di Santa Venera al pozzo in uno stabilimento termale edificato vicino alla Stazione ferroviaria da poco costruita. Di fronte, all’altro lato della linea ferrata, il Barone aveva anche fatto costruire uno splendido albergo. Ambedue gli edifici erano immersi in un curatissimo parco all’inglese.

Per comunicare l’inaugurazione del complesso termale, prevista per il successivo 1° maggio 1873, un elegante manifesto fu diffuso in tutte le città del circondario e tramite la stampa specializzata in tutte le maggiori città d’Italia.

Bagni termo-minerali delle acque di Santa venera in acireale

Il grandioso Stabilimento dei nuovi Bagni termo-minerali, proprietà del sig. Agostino Pennisi, Barone di Floristella, è condotto a termine. Le acque minerali di Santa Venera, rinomate a traverso di più secoli, sono per esso richiamate a sollievo dell’umanità sofferente, alla cura di tante morbose affezioni.

L’edifizio appositamente costrutto sorge all’ingresso di Acireale, distinta Città di 37.000 abitanti sulle coste marittime del lato orientale dell’Etna, nella zona della sua stazione ferroviaria a mezz’ora da Catania, a due e mezzo da Messina. Il sito da cui si gode lo immenso orizzonte dell’Etna al mare non potrebbe desiderarsi né più opportuno, né più pittoresco, i suoi dintorni si fecondano di agrumeti e vigne. Il vasto edifizio per la quantità per la quantità delle stanze addette al pubblico servigio, per le Sale di aspetto, e pel suo insieme, non lascia a desiderare di meglio.

Sono a servigio dei balneanti 40 vasche, 24 delle quali in marmo; lo stabilimento dà inoltre i bagni a sistema idropatico completo.
Al cennato stabilimento va consociato un grande Albergo col nome di Grande Albergo dei Bagni, sito nel largo della medesima stazione ferroviaria in un podere giardino dello stesso sig. Pennisi. L’albergo presenta gran numero di stanze da dormire con camino, e ben messe, saloni di ricevimento, sale di bigliardo, di studio, di fumo, gran sala di pranzo, caffè e ristoratore. La dimora in esso pei contigui giardini di limoni. Attraversati da viali, per l’aria pura e balsamica, porge l’opportunità di una gioconda villeggiatura. Lo stabilimento dei bagni va ad aprirsi il primo giorno del prossimo maggio, e durerà aperto sino a settembre, o finché il numero dei bagnanti sia tale da non doversi chiudere. Il Grande Albergo però, servito secondo gli attuali sistemi, sotto la direzione del sig. Nobile, uno dei primi albergatori di Napoli, starà aperto tutto l’anno.

Riconosciuto il clima dei paesi situati sulla costa marittima della parte orientale dell’Etna, come superiormente salutare, ed essendo fra questi saluberrimo quello di Acireale, con una temperatura piuttosto elevata nei mesi invernali, l’Hotel des Bains è anche aperto per coloro che vogliono godere una completa primavera nel tempo che in altri paesi si soffre il rigore dell’inverno. Belle escursioni negli ameni dintorni e svariati villaggi faranno di Acireale un delizioso soggiorno, che non dubitiamo sarà preferito a qualunque altra stazione invernale.

Chi ama notizie speciali sulla natura delle acque dei cennati bagni, sulle malattie o morbose affezioni che sono destinate a combattere, o sopra altre particolarità dello stabilimento o del Grande Albergo, potrà dirigersi al direttore del primo sig. dr. Giuseppe Grassi Russo o al direttore del secondo sig. Nobile in Acireale, e questi cureranno dare i richiesti schiarimenti, e far tenere gratis le stampe che vi hanno rapporto.

Acireale 26 Gennaio 1873