Terme di Acireale

Le Terme di Acireale godono di una felice posizione. Ai piedi del Vulcano Etna, da cui traggono linfa vitale, e a picco su una scogliera di certo mitica: e’ il porto di Ulisse, il mare dei “Malavoglia”, i luoghi rappresentati da Luchino Visconti nel film “La terra trema”. Su questo mare si affacciano i due edifici che costituiscono gli impianti termali: quello ottocentesco di Santa Venera, circondato da terrazze panoramiche e da uno splendido parco e, dal 1987, la nuova struttura di Santa Caterina, edificata in uno dei tratti piu’ suggestivi della Timpa, territorio d’altissimo valore ambientale.

Il clima dolce della zona ionico-etnea, con medie stagionali del tutto esclusive per il bacino del Mediterraneo, consente un soggiorno ideale per quanti scelgano di usufruire in inverno delle terapie termali. Le temperature medie vanno infatti dagli 11 gradi in inverno ai 24 in estate, e permettono dunque di godere appieno dell’incantevole ambiente naturale e delle tante iniziative che hanno luogo nel territorio. Le Terme di Acireale sono un centro di medicina idrologica, fisica e riabilitativa.

la Storia

I primi a riconoscere le proprietà terapeutiche delle acque sulfuree che provengono dal vulcano Etna nella contrada Reitana furono i Greci che edificarono anche le prime costruzioni termali denominandole Xiphonie. Di queste ultime vi sono rimaste solo alcuni segni, al contrario dell’impianto termale edificato dai romani a S. Venera al Pozzo che rappresenta oggi una delle attrattive di maggiore interesse archeologico della zona. Nel Medioevo, più precisamente nel II secolo d.c., si diffuse la credenza che il sangue di S. Venera, la patrona di Acireale, con il suo martirio avesse dotato le acque di poteri ultraterreni.

Bisognerà però attendere il 19° secolo perché le terme fossero dotate di attrezzature adeguate per ospitare i suoi frequentatori: lo stabilimento di S. Venera (dotato anche di un parco e di un suntuoso albergo, il “Gran Hotel des Bains”) fu edificato a spese del Barone Agostino Pennisi di Floristella che lo volle con una splendida facciata di stile neoclassico e fece di Acireale uno dei centri termali più rinomati della Sicilia. Negli anni, quindi, si sono succedute più modifiche strutturali fino al 1987, quando è entrato in funzione il più moderno ed attrezzato Complesso Termale di S. Caterina.

le cure Termali

Le caratteristiche dell’acqua e dei fanghi sulfurei rendono le terapie delle Terme di Acireale efficaci in numerose patologie, specialmente in quelle destinate a cronicizzazione. Nelle affezioni dell’apparato muscolare, scheletrico e le osteoartrosi, si interviene con bagno sulfureo e fangobalneoterapia. Nelle affezioni delle prime vie respiratorie (quali faringolaringiti, sinusiti croniche e riniti) e in quelle dell’orecchio, inteso quale organo sia dell’udito che dell’equilibrio (quali stenosi tubarica, otite catarrale etc.) si agisce con cure inalatorie, insufflazioni, lavaggio nasale e nebbie.

Nelle affezioni dell’apparato respiratorio (quali: asma bronchiale, bronchite cronica, efisema polmonare etc.), si agisce con cure inalatorie, e rieducazione respiratoria. L’azione dell’idromassaggio in acqua sulfurea si estende alle affezioni angiologiche. Rilevanti effetti positivi si ottengono, inoltre, nella cura di diverse affezioni di carattere dermatologico, quali acne, psoriasi e dermatiti L’azione delle Terme di Acireale mira non gia’ ad un sollievo temporaneo, ma alla risoluzione del disturbo trattato. Le cure termali giocano un ruolo importante nell’ambito della prevenzione, impedendo la cronicizzazione del disturbo se effettuate all’insorgere dei primi sintomi.

le Patologie curate

Le acque sulfuree-salso-bromo-iodiche-radioattive fluiscono a una temperatura di 22 C° dalle falde dell’Etna, arricchendosi lungo il percorso di vari sali minerali. In prossimità della sorgente, a 45 metri di profondità, incontrano un vasto bacino di acqua marina con la quale si miscelano. Questa mineralizzazione del tutto peculiare insieme all’alta concentrazione dell’idrogeno solforato, valorizzano al massimo tutte le qualità terapeutiche di quest’acqua. Il fango utilizzato, vegeto-minerale, si ottiene facendo maturare l’argilla vulcanica nell’acqua sulfurea, proveniente dall’Etna, che sgorga dalla sorgente greco-romana di Santa Venera al Pozzo, arricchendosi della microflora sulfurea superficiale. Le applicazioni praticabili sono tante e specifiche per ogni malattia: bagni, fanghi, massaggi e idromassaggi vengono usati per le malattie osteoarticolari, reumatiche e dermatologiche; con docce filiformi e maschere facciali si affrontano le dermatiti, gli eczemi, la seborrea, l’acne e la psoriasi; le inalazioni, gli Humages, gli aerosol, il lavaggio nasale, le insufflazioni endotimpaniche, la ventilo terapia si rivelano assai efficaci nella cura di malattie otorinolaringoiatriche e respiratorie.

Il mezzo terapeutico che veniva utilizzato negli stabilimenti termali di Acireale, Santa Venera e Santa Caterina, e’ un’acqua classificata come solfurea salsobromoiodica radioattiva, caratterizzata dalla presenza di zolfo in particolare combinazione. La mineralizzazione del tutto peculiare insieme alla alta concentrazione dell’idrogeno solforato, valorizzano al massimo tutte le qualita’ terapeutiche di quest’acqua. Il fango utilizzato, vegeto-minerale, si ottiene facendo maturare l’argilla vulcanica da sei mesi a un anno nell’acqua sulfurea, proveniente dall’Etna, che sgorga alla sorgente greco-romana di Santa Venera al pozzo, arricchendosi della microflora sulfurea superficiale.

Le prestazioni termali erano:
a) Bagni termali sulfurei salsobromoiodici
b) Bagni termali con idromassaggio
c) Fanghi e bagni termali
d) Cure inalatorie ( inalazioni, humages, aereosol)
e) Insufflazioni tubo timpaniche
f) Lavaggi nasali e auricolari